di Roberto Quaglia – Roberto.info
Ho lottato con me stesso per non dire assolutamente nulla in merito alla grande telenovela nazionale – utero sì, utero no (nel senso dei contratti di locazione uterina agevolata per spermatozoi ed ovuli senza fissa dimora). Alla fine ho dovuto arrendermi e dire la mia anch’io.
Nella stragrande maggioranza delle discussioni in merito il tema è mal posto. Se ne fa una questione morale e sulle questioni morali possiamo stare a cianciare fino alla fine dei tempi.
Il tema invece – come sempre – è innanzitutto capire di cosa stiamo parlando.
In verità non è difficile comprendere che cosa sia l’atto di affittare l’utero di una donna per farvi crescere un bambino proprio. E’ un contratto di prostituzione. A chi se ne fosse dimenticato gioverà ricordare che sesso e procreazione sono categorie di fenomeni attigui, talvolta addirittura correlati, e che l’utero non a caso si trova subito al di là della vagina. Non vorrei qui passare per complottista, ma vi assicuro che non è una coincidenza. C’è una ragione se utero e vagina sono così vicini.