di Roberto Quaglia.
(scritto originariamente in inglese per l’agenzia iraniana Fars News (16 Novembre 2014), ripreso in Francia su IlFattoQuotidiano, Voltaire Network ed AgoraVox, in Russia sul Journal of Eurasian Affairs ed in Italia su Megachip con traduzione a cura di Emilio Marco Piano)
Il grande interrogativo della geopolitica globale di oggi è se il mondo andrà verso un mondo unipolare a tempo indeterminato dominato dagli Stati Uniti (ciò che con orgoglio – o con arroganza − gli americani chiamano Full Spectrum Dominance, “dominio sull’intero spettro”) o se invece si muoverà verso un mondo multipolare in cui coesistono diversi centri di potere.
Dal punto di vista economico il mondo è già multipolare, essendo la quota statunitense del prodotto mondiale lordo di appena circa il 18 per cento (dati 2013) e in costante diminuzione. Allora come mai gli USA sono ancora così dominanti a livello globale? La ragione non è il suo gigantesco budget militare, dal momento che non si può realisticamente bombardare tutto il mondo.